Nella testa: il ragionamento e l’intuizione.

Il cuore ci connette agli altri. Lì risiedono l’empatia e la coscienza.

Nella pancia stanno l’azione e il coraggio.

E’ quanto ci ha spiegato Federico Faggin nel corso dell’intervista che lo scorso 16 luglio Andrea Pozzan ha condotto per conto di Nodus-HR.
 

Nell’estratto che segue, Faggin ci dice che la testa ha caratterizzato le sue prime due vite, quelle delle prime esperienze di lavoro, in Italia e negli USA.
 

La pancia ha guidato la sua terza vita, quella dell’imprenditore che decide di fare da sé ciò che altri non gli hanno concesso di fare.


La scoperta del cuore ha inaugurato la sua quarta vita, dedicata allo sviluppo della sua interiorità, per capire la natura della coscienza.

Trent’anni trascorsi a studiare la natura umana e a cercare di integrare i tre centri fondamentali dell’uomo (testa, cuore e pancia), contro lo scientismo imperante.

Sia che lo si ascolti per la prima volta, sia che lo si torni ad ascoltare per l’ennesima volta, Faggin è di ispirazione.

Consapevolmente e inconsapevolmente ci spinge a porci delle domande e a fare delle riflessioni su ciascuno di noi come persona e come persona al lavoro.

? Quando mi faccio guidare dalla razionalità?
? Quando dall’istinto?
? Quando dall’empatia?
? Quando ho saputo integrare testa, cuore e pancia?

Faccio mio l’esercizio e condivido con te le mie risposte:

Sono un recruiter e al lavoro provo a far dialogare testa cuore e pancia ogni volta che mi accingo a incontrare una persona:
con la testa ne valuto preventivamente il cv e successivamente al colloquio analizzo la corrispondenza tra il profilo del/della candidato/a  e il profilo ricercato;
con empatia mi appresto a confrontarmi con il/la candidato/a;
la pancia mi aiuta a prendere la decisione se includere o meno la persona nell’iter di selezione.

E a seguire l’intuito spesso non si sbaglia.

Matteo Scarabello